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Storia e Mitologia

La storia e la mitologia delle Isole Cicladi è chiaramente, strettamente correlata a quella della civiltà minoica e della Grecia Antica poiché proprio da queste esse prendono forma la cultura, la civiltà, i miti e le leggende che accompagnano la vita di queste stupende isole.
La cultura greca ebbe inizio, almeno secondo leggenda, con la I olimpiade, intorno al 776 a.C. (anche se alcuni storici additano come inizio il 1000 a.C.) mentre ebbe tristemente fine con la morte di Alessandro Magno e la costituzione del regno ellenico, spezzettato tra i diversi successori intorno al 323 a.C.

I primi abitanti, si tratta di Achei, Ioni e Eoli, provenivano da nord e arrivarono nella penisola greca condizionandone inevitabilmente la cultura intorno al III millennio a.C.. I primi conglomerati “urbani” cominciarono a svilupparsi intorno al 1600 a. C. grazie all’influsso della civiltà minoica. Partiamo appunto da qui per spiegare la stupenda storia delle isole che va di pari passo con le numerose leggende e storie di mitologia che tutt’oggi conosciamo.
La civiltà minoica, ovvero quella dell’isola di Creta si sviluppò intorno all’età dell’oro. Il termine deriva dal famoso re Minosse che costruì un impero commerciale ampio che controllava i territori dal Mar Egeo fino all’Egitto per arrivare fino in Siria e al Mar Nero. L’età minoica si divide in tre periodi principali: l’ Antico Minoico (3000 – 2000 a.C.), il Medio Minoico (2000 a.C e 1550 a.C), il Tardo Minoico (1550 a.C. – 1050 a.C).  Non possiamo addentrarci più in profondità in questi tre periodi perché preferiamo parlare più dettagliatamente della storia e della mitologia delle più importanti isole dell’arcipelago delle Cicladi.

Partiamo appunto da Mikonos. Il nome si deve al figlio del re di Delos e a questa breve storia mitologica: Ercole, in una delle sue 12 fatiche, combatté contro i giganti uscendone vincitore. Una volta uccisi li gettò nel mare dove i loro corpi si pietrificarono dando vita alle coste dell’odierna Mikonos.
Essa nell’arco dei secoli rimase incatenata sotto il dominio e la sorveglianza della nota isola di Delos e non si conoscono molti fatti che la riguardano. Si conosce solamente, attraverso alcuni scavi, la presenza dei popoli Cares che poi furono sovrastati dalla potenza dei popoli fenici ed egiziani per giungere poi al dominio cretese e degli ioni. Durante l’alto medioevo come tutte le Cicladi anche Mikonos cadde sotto il dominio del Regno di Venezia.

Milos invece venne abitata sin dai tempi del Neolitico che parte dal 7000 fino ad arrivare al 2800 a.C. Fu una delle isole a svilupparsi in maniera più veloce rispetto alle altre, grazie all’adattamento precoce alle impervie condizioni naturali e all’utilizzo di utensili prodotti con una tipica pietra autoctona. Dalla sua precoce crescita si arrivò a comprendere che essa dovesse aver sviluppato nell’arco dei secoli un fiorente commercio. Nel periodo di bronzo che va dal 2800 al 1100 a.C. Milos divenne il vero e proprio fulcro di tutta la cultura delle isole cicladi. In essa sorgeva la famosa città di Filakopi che a quanto pare subì diverse fasi storiche: fu distrutta e ricostruita dai suoi abitanti per ben tre volte. Non ci fu invece niente da fare però quando Filakopi venne distrutta definitivamente dai micenei che fecero sorgere una nuova polis tipica della loro cultura (oggi è possibile visitare le rovine presso il villaggio di Klima). Successivamente nacque un nuovo popolo dalla fusione dei popoli autoctoni e dei micenei: quello dei Dori che ci hanno tramandato moltissimi oggetti dell’arte ceramica tra cui la famosa Anfora di Milos. Arriviamo dunque al periodo classico in cui nascevano le prime battaglie tra gli abitanti delle isole e quelli dell’entroterra ateniese. Dunque: i due popoli erano alleati nelle guerre persiane, quando però gli abitanti di Milos decisero di abbandonare la guerra, gli ateniesi ne rimasero ovviamente contrariati, per questo Milos fu assediata per anni dagli eserciti della penisola greca.

Passiamo ora brevemente alla storia antica di Santorini. Anche qui la prima presenza umana risale al neolitico.  Il primo insediamento nell’isola si ha ad opera dei popoli minoici visto che molti affreschi, opere manifatturiere e architetture sono tipicamente di gusto minoico. Anticamente l’isola di Santorini aveva un nome differente, ovvero Stronghili, che significa in greco “Rotonda”. Dai testi mitologici pare che essa dovette subire una violenza eruzione vulcanica, la stessa che causò la distruzione della civiltà minoica nel 1500 a.C., tanto da far pensare anche ad una stretta relazione con la leggenda della sparizione negli abissi marini di Atlantide. Intorno agli anni del 1300 a.C., successivamente ai minoici, si stabilirono nell’isola i fenici che la controllarono per oltre 2 secoli. Solo più tardi, nel periodo greco il suo nome venne ancora una volta mutato, questa volta in Thira. Il nome Santorini risale a tempi più recenti anche se il nome Thira continua sempre ad essere valido essendone la traduzione in greco antico.

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